Tutti più o meno sanno che bere acqua è vitale per il nostro organismo. Ci viene ripetuto e consigliato da anni non solo da amici e familiari più attenti, ma anche dal medico. Vi int
eress
erà sapere che tra vari benefici per il nostro organismo, alcuni studi scientifici (analizzati in una Review*) hanno evidenziato che bere acqua influisce positivamente sulle nostre performance mentali e sul nostro umore. Ne parlo in questo articolo.
L’acqua e l’uomo
L’uomo è composto in media per il 75% del suo peso corporeo da acqua. L’acqua quindi è a tutti gli effetti un nutriente fondamentale ed essenziale per la vita. Infatti siamo tutti consapevoli che un essere umano può sopravvivere per giorni senza cibo ma non senza bere acqua. Le Linee Guida del Ministero della Salute dedicano grande attenzione all’acqua e consigliano di bere almeno 2-2,5 litri di acqua al giorno per mantenere adeguati livelli di idratazione essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo: per sostenere la vitalità di ogni singola cellula del nostro corpo, così come per favorire le normali funzioni fisiche e mentali.
Bere acqua: un gesto naturale ma condizionato
Sebbene bere acqua sia uno dei gesti quotidiani più comuni, spesso non tutte le persone ne assumono adeguate quantità durante la giornata e, allo stesso modo, determinate condizioni di temperatura e di attività fisica e mentale possono condizionare i livelli giornalieri consigliati. In aggiunta, bere acqua è un gesto finemente condizionato e attivato dalla sensazione di sete. Sensazione che risponde al più complesso sistema di bilanciamento dello stato di idratazione organico, condizionata sia dall’esperienza sia dall’integrità degli osmorecettori, detector organici del grado di idratazione individuale. In tal senso bambini e anziani sono i soggetti più a rischio di sviluppare uno stato di disidratazione volontaria: i primi perché non adeguatamente abituati a bere acqua, i secondi in seguito al deterioramento fisiologico dei recettori indicati.
Bere acqua per la mente
Sulla base di questa importante premessa, negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi* per evidenziare come bere acqua e lo stato di idratazione di ogni individuo condizioni il normale funzionamento del nostro cervello. In particolare è emerso che il consumo di acqua condiziona positivamente le nostre funzioni cognitive e il nostro umore, mentre la disidratazione limiterebbe le stesse in modo proporzionale al suo grado di avanzamento.
Bere acqua, funzioni cognitive e umore: lo studio
In particolare lo studio indicato ha analizzato in modo approfondito metodologie e risultati di diversi studi in cui si sono osservate le conseguenze della disidratazione o dell’assunzione di acqua sulle performance cognitive e sull’umore di bambini, adulti e anziani. Gli Autori sono arrivati alla conclusione che, sebbene le metodologie utilizzate negli studi necessitino di essere migliorate e standardizzate per ottenere una certa riproducibilità e omogeneità dei risultati, sono tutti concordi nell’evidenziare 3 aspetti fondamentali:
- La disidratazione condiziona l’umore e, in alcuni casi anche le performance mentali, in modo direttamente proporzionale al grado di carenza di acqua. In particolare gli effetti si evidenziano già con una moderata disidratazione. Mentre i risultati sembrano confermare in generale gli effetti sull’umore, i dati sono controversi per quel che riguarda le funzioni cognitive, in particolare la memoria a breve termine, le abilità di calcolo, le funzioni psicomotorie, l’attenzione e la concentrazione. Tale incertezza deriva dal fatto che in alcuni gruppi studiati ad alterazioni dell’umore non erano sempre associate alterazioni delle performance mentali.
- L’assunzione di acqua migliora le performance cognitive, in particolare la memoria a breve termine, la memoria visiva, la concentrazione, l’attenzione focalizzata sulle immagini, l’elaborazione dei dati e la resa durante gli esami. Per quanto riguarda l’umore, si sono osservati miglioramenti sullo stato dell’umore ma i dati non sono stati validati in quanto, sebbene i soggetti si sentissero più calmi e attenti, si è osservato che i risultati erano condizionati dal fatto che si conoscesse o meno lo scopo dello studio. Inoltre recenti studi hanno evidenziato che l’effetto sull’umore si manifesta a ridosso dell’assunzione di acqua in maniera veloce e transitoria.
- La sete, o meglio il livello della sensazione, condiziona notevolmente i risultati riferiti all’assunzione di acqua. In particolare il miglioramento delle performance cognitive è più efficace se si assume acqua appena si manifesta la sensazione di sete.
Bere acqua per favorire la propria salute
In definitiva, gli Autori della Review* evidenziano che, nonostante la variabilità e imprecisione dei risultati, sono necessari ulteriori studi e la predisposizione di modelli di sperimentazione standardizzati per evidenziare e analizzare come la disidratazione e l’assunzione di acqua condizionino le funzioni cognitive e l’umore. In particolare tali studi riguardano un argomento rilevante per la salute pubblica e aiuterebbero a sviluppare in modo costruttivo e partecipativo dei percorsi di sensibilizzazione e di intervento volti a concretizzare al meglio il consiglio di bere acqua per favorire la propria salute. Uno dei consigli universalmente presenti nelle Linee Guida per Salute e l’Alimentazione di diversi Paesi, avviso ampiamente sostenuto in primis dall’EFSA (European Food Safety Authority).
Concludendo bere acqua durante la giornata è una sana abitudine per il fisico e la mente, da insegnare ai nostri figli per favorire la loro attenzione e concentrazione e da ricordare all’anziano per rinfrescare le sue performance mentali.
BIBLIOGRAFIA
*Masento, Natalie A., et al. “Effects of hydration status on cognitive performance and mood.” British Journal of Nutrition 111.10 (2014): 1841-1852.