BOLDO

BoldoIl boldo, o Peumus boldus  Molina, è un arbusto sempreverde originario del Sud America, in particolare il Cile. La sua tradizione d’uso è antica, infatti ci arrivano testimonianze dai primi esploratori del Sud America che avevano notato l’abitudine degli indigeni di utilizzare questa pianta come spezia in cucina e come rimedio carminativo in diverse problematiche. Venne introdotto nel 1857 dai farmacisti americani e inglesi nel trattamento di lievi problematiche dello stomaco, del fegato e della vescica.

BOLDO – Peumus boldus  MOLINA – BOLDO

Oggi il boldo è utilizzato principalmente nelle problematiche gastrointestinali ed epatiche come stomachico, spasmolitico, coleretico, colagogo e lassativo. Tali indicazioni vengono riprese e rielaborate sulla base delle evidenze scientifiche nelle monografie sia della Commissione E (1990) che ESCOP (1997) dove il boldo viene identificato come coleretico, spasmolitico e stomachico nella dispepsia e nelle lievi problematiche gastrointestinali con l’avvertenza di evitarne l’uso nelle persone con ostruzioni biliari e problemi epatici e di consultare un medico in caso di calcoli renali. L’HMPC ha pubblicato la monografia del Peumus boldus  Molina nel 2009 come Traditional Use riportando le stesse indicazioni ma aggiungendo nuove  avvertenze: non utilizzarlo al di sotto dei 18 anni e consultare il medico o il farmacista se i sintomi persistono dopo due settimane.

COMMERCIALIZZAZIONE*

  • Farmaci o galenici
  • Integratore alimentare

PREPARAZIONI

  • Droga essiccata per tisana
  • Estratto secco anche in associazione con altre piante in capsule o compresse

EFFETTI COLLATERALI

  • Diarrea
  • Possibile epatotossicità

CONTROINDICAZIONI

  • In gravidanza  e allattamento
  • Bambini al di sotto dei 18 anni
  • Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
  • Periodo pre-operatorio
  • Problematiche epatiche, colestasi, ostruzione delle vie biliari, calcoli biliari, colangite e altre problematiche delle vie biliari

INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI

  • Lassativi antrachinonici: potenziamento effetti collaterali
  • Warfarin

*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione  della monografia (02/2015)

BIBLIOGRAFIA

  • Blumenthal M, Busse WR, Goldberg A, Gruenwald J, Hall T, Riggins CW, et al. editors. The complete. German commission E monographs. American Botanical Council, Austin, Texas 1998
  • Blumenthal M, Goldberg A, Brinckmann J. editors. Herbal medicine Expanded Commission E monographs: The American Botanical Council. Austin, Texas 2000
  • European Scientific Cooperative On Phytotherapy. Monografie ESCOP: le basi scientifiche dei prodotti fitoterapici. Planta medica, 2006.
  • http://www.ema.europa.eu/ema/
  • Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitoterapia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
  • Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
  • http://www.fitovigilanza.it/
  • Immagine: @Penarc (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0-3.0-2.5-2.0-1.0)], via Wikimedia Commons; Wikipedia

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