Il cardo mariano è considerato uno dei più antichi rimedi per le problematiche del fegato tanto che le testimonianze del suo utilizzo risalgono ai tempi dei Greci e dei Romani.
CARDO MARIANO – Silybum marianum L. – MILK THISTLE
Numerose evidenze scientifiche sembrano confermare l’attività del cardo mariano come protettore del fegato e come coadiuvante coleretico, antiossidante e antinfiammatorio nelle problematiche gastrointestinali ed epatiche.
La Commissione E ha pubblicato la monografia della droga costituita dal frutto essiccato di cardo mariano (Silybum marianumL., 1986, 2000) come coadiuvante in caso di dispepsia e nel trattamento della malattia del fegato acuta o cronica, come cirrosi epatica, epatopatia infiammatoria cronica e danno epatico di origine tossica (estratto standardizzato al 70% in silimarina).
COMMERCIALIZZAZIONE*
- Farmaci o galenici
- Integratore alimentare
- Cosmetici
PREPARAZIONI
- Droga essiccata per tisana
- Estratto secco standardizzato al 70% in silimarina principalmente in capsule
- Estratto fluido standardizzato al 70% in silimarina anche in miscela con altre piante in soluzioni orali
- Tintura standardizzata al 70% in silimarina
EFFETTI COLLATERALI
- In alcuni casi si è evidenziato lieve effetto lassativo
CONTROINDICAZIONI
- In gravidanza e allattamento
- Al di sotto dei 18 anni
- Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
- Periodo pre-operatorio
INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI
- Indinavir: diminuzione biodisponibilità
- Amiodarone: aumento biodisponibilità
- Cisplatino: aumento biodisponibilità
- Interazione con citocromi coinvolti nella metabolizzazione di alcuni farmaci, in particolare:
- Warfarin
- Statine
- Digossina
- Antidepressivi
- Antipsicotici
- Beta-bloccanti
- Paracetamolo
- Isoniazide
- Farmaci antitumorali
*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione della monografia (02/2015)
BIBLIOGRAFIA
- Blumenthal M, Busse WR, Goldberg A, Gruenwald J, Hall T, Riggins CW, et al. editors. The complete. German commission E monographs. American Botanical Council, Austin, Texas 1998
- Blumenthal M, Goldberg A, Brinckmann J. editors. Herbal medicine Expanded Commission E monographs: The American Botanical Council. Austin, Texas 2000
- AA.VV. “OMS: Monografie di Piante Medicinali Volume 2”. Ed. Società Italiana di Fitoterapia, Siena, 2004.
- http://www.ema.europa.eu/ema/
- Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitofarmacia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
- Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
- http://www.fitovigilanza.it/
- Immagine:©Youry Ermoshkin/ 123RF.COM