Fitoterapia e Omeopatia sono entrambe classificate come Medicine non Convenzionali (DDL 713 maggio 2008), ma non sono assolutamente due sinonimi per identificare la stessa pratica medica. Molte persone però utilizzano prodotti a base di piante medicinali o omeopatici considerandoli tutti appartenenti alla stessa classe di rimedi. Penso che questo sia un esempio eclatante su come la cattiva informazione generi disinformazione e mancanza totale di consapevolezza da parte di alcune persone che scelgono le Medicine non Convenzionali. Facciamo quindi chiarezza per capire, conoscere e distinguere Fitoterapia e Omeopatia.
“Fitoterapia e Omeopatia non sono la stessa cosa?”
Nel mio lavoro di farmacista, così come nel mio ruolo di divulgatrice della Fitoterapia, spesso mi sono trovata di fronte a persone e professionisti che mi chiedevano “Fitoterapia e Omeopatia non sono la stessa cosa?”, oppure ad altre che affermavano “La Fitoterapia è acqua fresca perché non è altro che l’Omeopatia!”. Sinceramente in queste situazioni ho provato un gran senso di paura perché mi sono resa conto che molte persone e addirittura molti professionisti non sono assolutamente informati sulla Fitoterapia e sull’Omeopatia, tanto meno sulle loro differenze abissali sia nei principi che nella pratica medica. Infatti l’unica caratteristica che accomuna Fitoterapia e Omeopatia è proprio quella di essere due pratiche mediche, ovvero solo il medico può prescrivere sia i Farmaci vegetali che gli Omeopatici e il farmacista o altri professionisti della salute possono consigliarli. Per quanto riguarda invece i principi su cui si basano Fitoterapia e Omeopatia e il tipo di rimedi che utilizzano, Piante medicinali o Farmaci vegetali e Omeopatici o Farmaco Omeopatico, le differenze sono notevoli sia a livello teorico concettuale che pratico.
Che cos’è la Fitoterapia?
La Fitoterapia si basa sui principi della “Medicina Tradizionale” come metodo diagnostico e terapeutico, ovvero si individua il problema e si curano i suoi sintomi utilizzando Farmaci vegetali come alternativa a quelli di Sintesi. Il Farmaco vegetale infatti manifesta proprietà curative dovute alla “naturale presenza” nella droga di origine vegetale di uno o più costituenti attivi che agiscono in sinergia per ottenere un effetto terapeutico riconosciuto dagli studi scientifici e dalla tradizione di utilizzo. Si distingue però dal Farmaco di Sintesi proprio perché non viene ottenuto attraverso processi di sintesi chimica. In parole semplici, il Farmaco vegetale è ottenuto da una droga o pianta medicinale presente in natura da cui si ottiene il Farmaco in diverse formulazioni a seconda del processo di estrazione.
Che cos’è l’Omeopatia?
L’Omeopatia viene considerata per legge una pratica medica ma di fatto è basata su un approccio non convenzionale e una visione olistica della salute, in cui l’uomo è visto non solo come un corpo fisico ma nel suo complesso, ovvero l’insieme dei suoi tre livelli fondamentali: fisico, mentale ed emozionale. Questi livelli sono intimamente connessi dalla Forza Vitale o Dynamis, ovvero una forma di energia che fluisce in equilibrio dentro di noi e in armonia con l’universo che ci circonda. In tal senso oltre alla visione olistica, l’Omeopatia basa i suoi principi sulla bioenergetica attraverso l’introduzione dell’Energia Vitale come quel quid che regola e governa lo stato di salute e malattia delle persone. Nell’Omeopatia alla diagnosi tradizionale si associa il cosiddetto colloquio omeopatico per conoscere non solo i sintomi fisici ma anche quelli mentali ed emozionali. L’Omeopatia infatti non è concentrata sulla cura esclusiva del sintomo fisico ma della persona nel suo complesso, a livello fisico, mentale ed emozionale. Il sintomo infatti rappresenta un’alterazione della Forza Vitale che in seguito ad un disequilibrio energetico manifesta a livello fisico un sintomo che segnala la necessità di intervenire a livello più profondo: il sintomo fisico è quindi letto quasi come uno sfogo della Forza Vitale che segnala un disequilibrio interno molto più profondo su cui bisogna intervenire riequilibrando la Forza Vitale con il rimedio specifico per ogni singolo malato. L’Omeopatia inoltre si basa sulla legge che Il Simile cura il simile, ovvero in base alle osservazioni del suo fondatore, Samuel Hahnneman, una droga o un veleno estremamente diluiti in base a potenze specifiche e dinaminizzati, metodo per acquisire maggiore energia, curano problematiche con sintomatologie simili a quelle che gli stessi determinano nell’uomo sano a dosi ponderali o tossiche. In parole semplici la diluizione e la dinaminazzione “aiutano a “concentrare” nel rimedio omeopatico la sua essenza energetica , quella che aiuta l’Energia Vitale alterata di una persona malata a ritornare in equilibrio riportandola in salute. Ecco la ragione per cui nel rimedio omeopatico non si trovano principi attivi in quantità ponderali ma, secondo i principi dell’Omeopatia, la loro Essenza Energetica in potenze variabili a seconda della loro diluizione e dinamizzazione. Nello specifico le potenze minori, più concentrate, sono indicate per gli stati acuti, viste come alterazioni temporanee e reversibili dello stato di salute o dell’Energia Vitale, e quelle maggiori, più diluite, per gli stati cronici, ovvero alterazioni più complesse, radicate ma ancora reversibili allo stato di salute in cui bisogna intervenire ai livelli più profondi e sottili dell’essere umano per arrivare a riequilibrarne la Forza Vitale.
Fitoterapia e Omeopatia: quali sono le differenze?
Le due definizioni evidenziano quindi la profonda differenza tra Fitoterapia e Omeopatia. La Fitoterapia in parole semplici è una pratica della Medicina basata sulle evidenze scientifiche, la più antica delle pratiche mediche, dove, invece del Farmaco ottenuto per sintesi chimica, si utilizza una droga vegetale disponibile in natura, ovvero già pronta per ottenere un estratto di qualità farmaceutica, che interagisce con il nostro organismo attraverso uno o più principi attivi di efficacia comprovata sulla base della tradizione o di studi scientifici ad hoc. L’Omeopatia invece è una pratica medica non convenzionale che si basa su principi che esulano dalla Medicina Tradizionale e dalla farmaceutica, dove la visione olistica dell’uomo si integra con la bioenergetica considerando l’Energia Vitale come una sottile forza che mantiene in equilibrio lo stato di salute dell’uomo. Il rimedio omeopatico, concepito sul principio Il Simile cura il simile, diventa in un certo senso un mezzo per riequilibrare e rafforzare l’Energia Vitale alterata di un malato per farlo ritornare al suo stato energetico di equilibrio di uomo sano.