SOIA (Fitoestrogeni)

La soia è uno degli alimenti più consumati nei paesi asiatici e rappresenta una delle principali fonti di isoflavoni sostanze utilizzate per controllare i sintomi della menopausa come le vampate di calore, l’emotività e l’osteoporosi iniziali.

SOIA – Glycine max L. – SOYBEANsoia isoflavoni

La comunità scientifica inizialmente rivolse la sua attenzione verso gli isoflavoni della soia, per il loro potenziale come supporto nel trattamento dei sintomi della menopausa, perché si era evidenziato che le donne asiatiche erano molto meno soggette a tali problematiche rispetto alle donne occidentali. Si evidenziò così che tali sostanze avevano attività estrogenica, ma, nonostante la mole di studi scientifici e dati sperimentali, la comunità scientifica sostiene che sono necessari ulteriori studi per chiarire l’utilità del loro utilizzo e i diversi meccanismi che stanno alla base della loro attività poiché nella maggior parte degli studi pubblicati  manca chiarezza, standardizzazione e altre caratteristiche di qualità (Cochrane 2013).

COMMERCIALIZZAZIONE*

  • Integratore alimentare
  • Pianta ad uso alimentare – Alimento
  • Cosmetici

PREPARAZIONI

  • Estratto secco standardizzato in modo da assicurare da 40 mg a 80 mg di  ISOFLAVONI /die anche in associazione con altre piante in capsule o compresse (Ministero della salute indica max 80 mg ISOFLAVONI /die)

EFFETTI COLLATERALI

Non noti

CONTROINDICAZIONI

  • In gravidanza  e allattamento
  • Bambini al di sotto dei 12 anni
  • Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
  • Periodo pre-operatorio
  • Tumori estrogeno dipendenti
  • Terapia con tamoxifene
  • Ipotiroidismo
  • Endometriosi
  • Sindromi premestruali
  • Iperplasia o polipi endometriali
  • Sanguinamenti vaginali
  • Terapia con Tiroxina

INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI

  • Potenzialmente si pensa che possano alterare l’assorbimento e l’escrezione biliare di alcuni farmaci: Warfarin
  • I diversi isoflavoni inibiscono in vitro (in modo variabile) i citocromi CYP1A, CYP2E1, P450 e CYP1A1 e attivano lievemente il CYP3A4: monitorare l’associazione o evitarla
  • Clindamicina, macrolidi, neomicina, tetraciclina possono alterare il metabolismo degli isoflavoni e ridurre la formazione di isoflavoni attivi.
  • Farmaci estrogeni o estro progestinici: potenziale competizione
  • Clomifene, raloxifene, tamoxifene o toremifene
  • Dutasteride e finasteride
  • Levotiroxina
  • Zinco, ferro e calcio: diminuisce assorbimento

*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione  della monografia (02/2015)

BIBLIOGRAFIA

  • Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitoterapia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
  • Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
  • Lethaby A1, Marjoribanks J, Kronenberg F, Roberts H, Eden J, Brown J. Phytoestrogens for menopausal vasomotor symptoms. Cochrane Database Syst Rev. 2013 Dec 10;12:CD001395. doi: 10.1002/14651858.CD001395.pub4
  • http://www.fitovigilanza.it/
  • Immagine: © H. Zell (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons; Wikipedia

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